PROGRAMMAZIONE 2022

 

  1. CICLO DI INCONTRI

LA PRIMA DIFFUSIONE DEI CISTERCENSI IN ITALIA: storia e architetture.

 

L’Associazione Italiana Siti e Abbazie Cistercensi (AISAC), promuove per il 2022 un programma di iniziative finalizzate a diffondere la conoscenza presso il grande pubblico della prima presenza cistercense in Italia (XII-XIII sec.).

Gli incontri sono organizzati in varie sedi, dando così ai partecipanti anche la possibilità di visitare i primi insediamenti monastici dell’ordine, e sono articolati in conferenze di approfondimento su aspetti storici e architettonici. La presenza e la diffusione dei cistercensi al di qua delle Alpi, a partire dai primi insediamenti in Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia, ha apportato significative innovazioni nel paesaggio, nel sistema di produzione agraria, nella gestione dei beni, ma soprattutto nella progettazione architettonica delle chiese e dei monasteri. Il sistema insediativo ed architettonico introdotto dai cistercensi è diventato ben presto un modello di riferimento anche al di fuori dell’ordine ed i monaci stessi hanno “prestato” le loro conoscenze tecniche, architettoniche ed ingegneristiche in molti altri settori.

Ognuna delle sedi ospitanti dedicherà un incontro ad uno dei temi più significativi del primo monachesimo cistercense in Italia, con particolare attenzione agli aspetti storici e architettonici, collegando la specificità di ogni territorio e monastero alle caratteristiche fondamentali dell’ordine cistercense, che ha saputo creare una rete di conoscenze diffusa in tutta Europa. Ogni incontro sarà completato da una visita guidata condotta da esperti durante la quale il pubblico potrà ritrovare e riscontrare nei singoli complessi architettonici le caratteristiche dell’ordine.

Filo conduttore sarà la mostra “EXORDIUM”, che sarà allestita a rotazione nelle varie sedi e presenta attraverso pannelli fotografici e didattici le prime abbazie dell’ordine in Italia.

 

  1. RASSEGNA DI CANTO

Il programma prevede anche una rassegna di canto gregoriano e polifonico, anch’essa sviluppata su più sedi, che imposta un progetto culturale più ampio: “La musica in cielo”. Nella liturgia la musica è al servizio della parola rendendola più efficace, la preghiera espressa in canto sale più velocemente in cielo ed è meglio ascoltata. Ecco perché Stefano Harding e soprattutto Bernardo di Chiaravalle dedicano molta attenzione al canto sia nella liturgia delle Ore che in quella della messa, intervenendo sulla tradizione gregoriana.

Per il 2022 la rassegna sarà dedicata alla musica scritta dalle badesse. Il monachesimo femminile conta figure di grande rilevanza culturale, sebbene meno note alla tradizione storica. Raffinate scrittrici ed intellettuali, monache e badesse sono state spesso anche compositrici. Come Ildegarda di Bingen (1098-1179), aristocratica badessa benedettina tedesca, in contatto epistolare con Bernardo di Chiaravalle, studiosa di teologia, medicina, botanica, ha raccolto i suoi numerosi scritti musicali nel Symphonia harmoniae celestium revelationum, diviso in due parti: i Carmina (Canti) e l'Ordo Virtutum (La schiera delle virtù, opera drammatica musicata).

La rassegna prevede anche l’esecuzione di brani di Herrada di Landsberg (1125/1130-1195), badessa dell'abbazia di Hohenbourg,in Alsazia, autrice del famoso Hortus deliciarum, considerato la prima enciclopedia scritta da una donna, da lei stessa illustrato con 344 miniature; e di María González d'Agüero, badessa cistercense che commissionò l’importantissimo Codex Las

Huelgas, una delle più importanti fonti per la polifonia sacra (e non) medievale copiato nel primo quarto del Trecento, preziosa antologia di canti del XIII-inizio XIV secolo. Senza tralasciare la voce di tante badesse, monache e consorelle che ogni giorno hanno cantato l’ufficio divino.

www.abbaziecistercensi.it/images/pdf/AISAC_Programma2022

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