Storia

La tradizione vuole il monastero edificato sui luoghi della battaglia di Parabiago, combattuta il 21 febbraio 1339 da Azzone e Luchino Visconti contro un famigliare ribelle, soldato professionista, Lodrisio.

La vittoria arride a Luchino, sempre secondo la tradizione, per intervento di S. Ambrogio armato di staffile che appare in cielo terrorizzando i nemici. In particolare la chiesa sarebbe stata edificata, come ringraziamento dopo la battaglia, con l’altare sul sito della quercia alla quale sarebbe stato legato il vincitore Luchino, temporaneamente prigioniero, prima del ribaltamento delle sorti della battaglia in suo favore. Terminata nel 1348, viene in origine retta da cappellani nominati dall’amministrazione di Milano. Ogni anno, nell’anniversario della battaglia, vi si svolgeva una processione cui partecipavano i nobili milanesi. Nel 1481 viene affidata ai canonici di S. Ambrogio ad Nemus, che vi restano sino al 1647, anno in cui subentrano i Cistercensi, che ne prendono possesso solo nel 1668. Giа nel 1606 si era tentato di iniziare un restauro, i cui lavori di demolizione e ricostruzione dopo varie esitazioni iniziano solo nel 1624, e all’arrivo dei Cistercensi non so- no ancora conclusi. La chiesa è ricostruita nel primo decennio del ‘700 e da ultimo è realiz- zato il campanile. Nel XVIII secolo la chiesa si arricchisce di dipinti e di un organo (1716). Nel 1708 il monastero, con il cantiere della chiesa appena avviato, ospita Elisabetta Cristina di Brunswick, in viaggio verso la Spagna per sposare il futuro imperatore Carlo VI d’Asburgo allora re di Spagna. Nel 1799, a seguito della soppressione, il complesso è adibito a scuola per bambini poveri, dopo un alternarsi di proprietari, diviene sede del Collegio Cavalleri, per l’educazione dei nobili fino al 1857, successivamente è riformatorio, poi manicomio. Ora è sede degli uffici dell’ASL.

Architettura

Nulla resta del complesso primitivo, ad eccezione della chiave di volta dell’abside della distrutta chiesa trecentesca, che raffigura S. Ambrogio, ed è oggi murata dietro l’altare della chiesa settecentesca. Il nuovo complesso, ancor oggi esistente, è iniziato dai canonici di S. Ambrogio ad Nemus, ed è concluso dai Cistercensi nel frattempo subentrati. Il monastero si articola su due corti, una claustrale con gli ambienti monastici tradizionali, e la seconda rustica, con portico, stalle, scuola e laboratorio artigiano, all’interno del quale il giovanissimo Giuseppe Maggiolini, figlio del collaboratore dei monaci, avrebbe appreso l’arte dell’intarsio. Molto bello è lo scalone monumentale, collocato nel vertice nord-est del chiostro claustrale. Tra il 1708 e il 1713 si svolgono i lavori di costruzione della nuova chiesa, sotto la direzione dell’architetto Giovan Battista Quadrio. Si tratta di un grande edificio a navata unica, con transetto e coro semicircolare. L’intera zona presbiterale è rialzata e separata dai fedeli tramite una balaustra, secondo i canoni della riforma tridentina. Ricca decorazione con tele, affreschi e stucchi. L’architetto Pietrasanta, attivo all’epoca nei cantieri cistercensi del milanese, tra il 1723 e il 1725 costruisce il campanile. L’intero complesso viene dichiarato monumento nazionale nel 1913.

 

 

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INFORMAZIONI TURISTICHE:   Associazione Fabbrica di S. Ambrogio
Indirizzo:   via Collegio, 20015 Parabiago (MI)
Telefono:   338.7576502
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